Il Frisone

Il cavallo frisone discende da una razza arcaica e si è sviluppato in Frisia, regione dell’Olanda nella quale sono stati trovati alcuni resti risalenti a circa 3000 anni fa. Le prime testimonianze scritte risalgono all’epoca romana, quando l’impero si espanse fino alla costa nord-atlantica dell’Europa: lo storico latino Tacito ne esaltò il valore e la forza, ma anche l'aspetto particolarmente sgraziato, risultati di una selezione che lo indirizzavano soprattutto al lavoro nei campi. Durante il Medioevo si presentava di diversi colori di manto e fu apprezzato come cavallo da combattimento per la sua frugalità e robustezza, che gli consentiva di portare in groppa il cavaliere con la sua armatura. Nel XVI secolo, sotto Carlo V, la dominazione spagnola si estese fino ai Paesi Bassi; furono quindi importati numerosi cavalli iberici che si incrociarono con i frisoni, dando origine ad un modello più leggero usato per trainare i cannoni o per le cerimonie. Numerosi quadri di pittori fiamminghi dell’epoca confermano l’evoluzione della razza. Nello stesso periodo il frisone fu anche importato, per via sia terrestre, che marittima, dai porti del mare del Nord e a sua volta migliorò numerose razze europee, quali il Dales e il Fell (la somiglianza salta subito agli occhi), lo Shire, il Wurtemberg e l’oldemburghese. Nel XVII secolo i Paesi Bassi passarono sotto la dominazione francese. Gli ufficiali ne gradirono molto il portamento fiero ed il trotto elegante.

 

                                                                                    


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